In un clima molto
particolare, dove ormai il caldo estivo si è affacciato, la
comunità parrocchiale di Gerusalemme ha vissuto un momento
di festa gioiosa: la celebrazione delle Cresime.
I giovani cresimandi, di
tutte le scuole cristiane di Gerusalemme, reduci dal giorno
di ritiro del venerdì precedente, che avevano fatto a Gerico
si sono dati appuntamento, con trepidante emozione Domenica
29 Aprile alla Chiesa San Salvatore, dove sono stati accolti
dal Parroco Padre Ibrahim Faltas e dal Patriarca Michel
Sabbah.
Accompagnati dai loro
familiari si sono lasciati guidare dal soffio dello spirito
per vivere in maniera composta e devota la celebrazione, che
si è svolta in un clima di grande partecipazione e
coinvolgimento.
In questo giorno speciale
i giovani cresimandi, presentandosi davanti al Patriarca
Michel Sabbah, per ricevere il sacramento della
Cresima,hanno rinnovato le loro promesse battesimali con la
consapevolezza che si apprestano a diventare adulti non solo
socialmente, ma anche in quanto cristiani, facendosi carico
di custodire personalmente quella fiamma della fede che fino
ad allora è stata accudita dalla famiglia, ed ora, tocca a
loro poiché sono stati inseriti in una famiglia più grande
che è quella della Chiesa, che si farà ancora più promotrice
della testimonianza del Vangelo.
La celebrazione è stata
arricchita, dalla presenza del coro che attraverso la
bellezza del canto hanno invocato lo Spirito Santo.
Il ricco offertorio,
preparato amorevolmente dai cresimandi, che hanno voluto
rappresentare, attraverso dei lavori realizzati da loro, i
sette doni dello Spirito Santo
La sapienza
è un'emanazione della
potenza di Dio, un effluvio genuino della gloria
dell'Onnipotente,...è un riflesso della luce perenne, uno
specchio senza macchia dell'attività di Dio e un'immagine
della sua bontà (Sap. 7,25-26).
Il sapiente ha la sua
gioia nel servire il Signore, dimenticando se stesso. Egli
amerà buoni e cattivi, amici e nemici senza distinzioni
umane, vedrà con gli occhi di Dio e amerà col suo Amore.
L'intelletto
è una luce
soprannaturale, che illumina l'occhio dell'anima
fortificandola e donandole una più estesa vista sulle cose
divine.La condizione indispensabile per il dono
dell'intelletto è la purezza di cuore : un cuore puro è un
cuore sincero, limpido, leale, trasparente, libero da ogni
male.
Il dono
dell'intelletto dona all'anima una conoscenza profonda della
propria vita, le fa capire i disegni di Dio facendola
raggiungere lo scopo della sua esistenza.
Il
consiglio ci fa attuare il proposito di vivere
secondo il Vangelo nelle situazioni concrete: ci ispira
scelte conforme alla volontà di Dio, ci aiuta a risolvere i
problemi della condotta personale, essere docili e
sottomessi allo Spirito.
La fortezza
è l'espressione della fede matura, provata da tutto quello
che il maligno può scatenare dentro di noi e intorno a noi
per vincere la debolezza umana.A sostegno della fortezza Dio
ci offre se stesso e la sua parola.
"Se uno mi ama,
osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà e noi
verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui."(Gv. 14,23)
La scienza
Il dono della scienza
insegna a fare ringraziamento e offerta di ogni cosa creata
perché ci è stata data per aiutarci nel cammino verso Dio.
La scienza suggerisce un ordinato e illuminato distacco
dalle creature per entrare in armonia e in profonda
comunione con esse e assaporarne tutta la bellezza come
riflesso della bellezza di Dio.
La
pietà, La consapevolezza
dell'amore di Dio permette all'anima di volgere lo sguardo a
Lui. Ci sentiamo figli protetti, custoditi in mani sicure,
perché sappiamo che il suo perdono è amore, non giustizia
.Consapevole della propria povertà, la creatura si abbandona
al suo Creatore per riceverne consolazione .Dio ama e
attende da ciascuno una risposta al suo amore.